L’avvento del cemento cellulare come lo conosciamo ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nell’arte e nella scienza delle costruzioni, tanto da far dire a Pierluigi Nervi, uno dei maggiori progettisti del ’900: “Il fatto di poter creare pietre modellabili in qualunque forma, superiori alle naturali, ha in sé qualcosa di magico”.

Ma non solo: il cemento, fin dal suo apparire nella metà dell’800, non ha mai cessato “modellare” anche se stesso, evolvendo incessantemente in varietà e tecnologie per usi, performances e caratteristiche anche diversissime.

La scoperta del Cemento Cellulare
Si può forse affermare che, nel mondo dei leganti per l’edilizia, quello con la storia più lunga ma che si è rinnovato è proprio il cemento cellulare; un’idea semplice da concepire ma piuttosto complessa (e scientifica) nella realizzazione.

La creatività degli architetti e le capacità realizzative delle imprese trovano sempre più moderne soluzioni grazie a questo straordinario materiale, leggero e versatile, da gettare in opera o per realizzare manufatti da costruzione.

Diverse densità e peso, diverse caratteristiche operative, diversi impieghi: da massetti anti-percolanti a blocchi di tamponamento, a murature antisismiche a riempimenti leggeri ma con ottime caratteristiche statiche.

La geotecnica ha trovato soluzioni impensabili fino a qualche tempo fa, grazie alla possibilità di iniettare di un impasto fluido ma consistente anche nelle cavità più intricate e in condizioni disagevoli. Per non parlare di riempimenti e terrapieni stradali di grande stabilità, della giusta permeabilità, convenienti e molto pratici, evitando impegnativi e costosi movimenti-terra.

Anche le case prefabbricate in legno, per i pannelli da parete e di copertura, possono vantaggiosamente sostituire il poliuretano con il cemento alleggerito.

Ma siamo solo all’inizio: formule sempre nuove e soluzioni sempre più creative fanno presagire un grande futuro, per il cemento cellulare!