Riempimenti geotecnici: la scelta migliore
La fluidità e la densità ad hoc del cemento cellulare lo rende il materiale ideale per i riempimenti geotecnici, ovvero per quelle situazioni dove è necessario, per la sicurezza e la staticità, riempire a saturazione spazi cavi altrimenti a rischio cedimenti, crolli e frane.
Cavità naturali, gallerie dismesse, cunicoli, scavi di tubazioni, edifici in centri storici: il cemento cellulare permette di riempire senza appesantire, consolidando senza gravare sulle strutture portanti. Grazie alla sua capacità di adattamento, il cemento cellulare penetra perfettamente anche nei volumi più irregolari occupando anche gli spazi di difficile accessibilità, senza lasciare vuoti d’aria.
Il cemento cellulare dissipa più energia rispetto a un materiale pesante come la ghiaia; e grazie alla sua compattezza non rischia di “muoversi” per assestarsi, come può accadere con materiali sfusi, non legati fra loro.
Inoltre, pur essendo della consistenza opportuna, riduce sensibilmente i costi e i tempi di eventuali interventi di rimozione: non servono martelli pneumatici; grazie alla sua friabilità si può rimuovere senza problemi.
Anche il vantaggio logistico non è da sottovalutare, quando si parla di riempimenti: si trasporta solo il cemento, mentre la produzione della schiuma e la miscelazione si effettuano direttamente in cantiere: Con enormi rendimenti, si realizzano all’occorrenza anche enormi portate orarie, creando una miscelazione istantanea in linea, e inoltre si risparmiano energie e costi di trasporto.
La maggiore velocità del riempimento con cemento cellulare rispetto a quello con inerti è garantita, così come la sua permeabilità a liquidi e gas, che permette così di azzerare ogni rischio di dissesto idrogeologico.
Vari tipi di agenti schiumogeni consentono poi di conferire, all’occorrenza, permeabilità o impermeabilità al passaggio dell’acqua, a seconda delle necessità.